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PER CHI AMA IL FORTE
COME LO AMIAMO NOI

"La nostra casa al Forte è sempre stata un posto felice. Ogni estate iniziava con la luce dorata di giugno, l’auto che partiva carica di valigie e quei libri di scuola che non mancavano mai. Per noi, cresciuti con il Forte nel cuore, i ricordi d’estate profumano di pinoli e spaghetti alle arselle."


Forte dei Marmi è sofisticata, retrò e gentile. Un piccolo paese, incastonato fra mare e montagne di marmo, che racchiude in sé l’essenza dei piaceri autentici, delle gioie piccole.
Le giornate hanno un passo lento, leggero, sono scandite da rituali sociali ed elementi iconici: la bicicletta, il mercato, le cabine, gli ombrelloni, il pattino, l’aperitivo. Il tempo passa, il Forte cambia e rimane lo stesso. Ci si sente a casa. Non è un viaggio alla scoperta del mondo, non è un’esperienza esotica, inedita. E’ il piacere di star bene senza bisogno di fare niente. Quel piacere che si ritrova nella familiarità delle cose. Non è vacanza, è villeggiatura. E allora, fra una partita di tennis e una passeggiata lungomare,

benvenuti al Forte.

Pensione America - Forte dei Marmi

UN GIORNO
AL MARE

Mercoledì mattina. Le 9. Non c’è sveglia, solo il canto degli uccelli e quella luce dorata che entra lentamente dalla finestra. Mi infilo il costume da bagno e il kimono di lino. È l’ora del cappuccino. La colazione si trascina nel silenzio di casa: la veranda, la frutta fresca, il fumo dell’espresso che sale lento, e le risate che si mescolano al rumore dei primi tuffi in piscina.

Poi, mentre assaporo l’ultimo morso di biscotto, qualcuno dice:

"Andiamo al mercato?"

Una caccia al tesoro tra cachemire morbidi, lini freschi, cappelli di paglia leggeri. Li infilo nel cestino della bicicletta, poi via, verso il mare.

Parcheggio la bici al Bagno Assunta, come sempre.

La chiave della mia cabina è già lì, la stessa da quando ero bambina. Tolgo le scarpe, sento la sabbia calda sotto i piedi. Un libro aperto sulle ginocchia, le voci intorno familiari, il sole che filtra tra le tende. Chiacchiere lente con chi conosco da sempre. Poi, gli spaghetti alle arselle, il sapore salmastro che resta sulle labbra, il profumo di calamari fritti che si mescola alla brezza. Un bicchiere di vino bianco ghiacciato, le dita affondate nella sabbia ancora tiepida. Il pomeriggio scorre quieto, tra una partita a carte, il sole che si abbassa piano, una pedalata verso casa per un riposo all’ombra dei pini. Alle sei, una doccia veloce, la pelle ancora salata, e via, verso il Tennis Roma.

INFINE,
l’aperitivo.


Sotto la tenda o a Le Boe, con i piedi nella sabbia. Da Almarosa, un cocktail che profuma di estate. A Pietrasanta, un bicchiere tra le mostre, il brusio delle serate eleganti. Un drink, due drink, poi la cena. Pietrasanta, accogliente e raccolta. In paese, voci e tavoli pieni. Ma il meglio resta il mare. Una corsa fino al Gilda, un altro piatto di spaghetti alle arselle, il tavolo sulla sabbia, e un uomo che canta Sapore di Sale, la voce roca, l’aria densa di nostalgia.

LA NOTTE È ANCORA TUTTA DA VIVERE.

Pensione America - Forte dei Marmi